I nostri servizi
Ci occupiamo di Bambini, Adolescenti e Adulti: per ognuno di essi abbiamo previsto diversi servizi.
Area
Bambino
Gestione di difficoltà in area emotiva
Qualsiasi bambino può far fatica a regolare le proprie emozioni; dalla rabbia alla tristezza, alla paura, alla gioia.
E’ molto importante, dopo una valutazione iniziale del minore e del suo nucleo familiare, ricondurre tali difficoltà alle caratteristiche specifiche del bambino e al suo mondo interno per orientare un trattamento di supporto psicologico adeguato e “cucito su misura”.
In età evolutiva, possono presentarsi anche sintomi ansiosi e disturbi d’ansia, sintomi di depressione, comportamenti di ritiro sociale, e problemi psicofisiologici che, sebbene possano allarmare la famiglia, possono essere trattati efficacemente a livello psicologico.
Gestione di difficoltà in area comportamentale
In età evolutiva sono comuni le difficoltà in area comportamentale.
Un bambino può avere difficoltà a focalizzare la propria attenzione in attività quotidiane ed in compiti scolastici; può mostrare un movimento iper-attivo; può avere agiti di rabbia, carenza
di controllo e di autoregolazione, può mettere in atto comportamenti oppositivo-provocatori.
Dopo un’attenta valutazione psicologica, si possono orientare trattamenti specifici per il minore e per il suo nucleo familiare.
Gestione di difficoltà situazionali (enuresi, encopresi etc..)
I bambini sono molto sensibili al loro contesto di appartenenza.
Spesso la nascita di un fratellino/sorellina, un trasferimento, un cambiamento di organizzazione e di assetto familiare, un lutto, può generare regressioni in diversi domini dello sviluppo.
Possono presentarsi fenomeni di enuresi, encopresi, difficoltà nell’addormentamento, incubi notturni, selettività nell’alimentazione etc…
Queste difficoltà possono essere trattate da interventi psicologici specifici.
Valutazione Apprendimenti
E’ di fondamentale importanza distinguere possibili difficoltà scolastiche (che sono transitorie e natura situazionali e facilmente trattabili) dalla presenza di un Disturbo dell’Apprendimento (DSA)
che invece presenta caratteristiche peculiari.
In entrambi i casi proponiamo possibilità di intervento specifiche e pensate a partire dalle caratteristiche del bambino.
Tutoraggio per DSA, BES
In caso di diagnosi di DSA (riconosciuta dalla legge 170/2010) e di BES (direttiva MIUR 27.12.2012) forniamo servizi di:
- Consulenza sul metodo di studio
- Interventi di potenziamento e riabilitativi (con l’uso di strumenti compensativi e dispensativi)
- Interventi di rinforzo per l’ autostima e l’autoefficacia
Sì, ma come funziona?
- Prima di incontrare il bambino, incontriamo, sempre, la sua famiglia: che ci descrive il minore, le sue caratteristiche e la sua storia. Con la famiglia concordiamo gli obiettivi di trattamento e le modalità specifiche di presa in carico.
- Se il bambino è in età scolare (dai 6 anni), può partecipare al processo di assessment. Per ricostruire le sue difficoltà e comprenderle, possono essere necessari diversi incontri di valutazione del minore.
- Anche il trattamento varia a seconda della situazione specifica. A volte riguarda solo il minore (come nel caso del tutoraggio per bambini DSA o BES); ma può riguardare anche il genitore o la coppia genitoriale.
- Nel caso di una presa in carico del minore, prevediamo incontri di aggiornamento/condivisione con il genitore o la coppia genitoriale; con una cadenza non definita a priori (varia a seconda della situazione specifica).
Area
Adolescente
Gestione di difficoltà in area emotiva
L’adolescenza, è, in assoluto, la fase del ciclo di vita dove il controllo sulle proprie emozioni appare complesso e, spesso, non ben regolato.
E’ fisiologico, in adolescenza, sperimentare sentimenti di “vuoto”, provare stati di ansia, essere invasi da una profonda tristezza, sentirsi soli, insicuri ed inadeguati.
Possono comparire, anche difficoltà più serie; come comportamenti di ritiro sociale e di depressione.
Un trattamento psicologico può servire per aiutare il ragazzo/a ad implementare e a migliorare le proprie capacità emotive, a gestire e comprendere la propria sessualità, ad interfacciarsi con i coetanei e gli adulti significativi in maniera rispettosa, assertiva e soddisfacente e a progettarsi nel futuro.
Gestione di difficoltà in area comportamentale
In adolescenza, è, fisiologico, anche sperimentare comportamenti a rischio.
Accanto a difficoltà di natura più strettamente scolastica e a comportamenti che allarmano la scuola e la famiglia (come marinare la scuola), il ragazzo/a può mostrare comportamenti aggressivi (come il bullismo); possono anche essere presenti comportamenti di dipendenza (dipendenza da sostanze, da videogiochi, dipendenze alimentari etc..)
Dopo un’attenta e scrupolosa valutazione psicologica, si possono orientare trattamenti specifici per le sintomatologia presentate.
Valutazione apprendimenti
In caso di difficoltà nell’apprendimento, dopo una ricostruzione delle caratteristiche della carriera scolastica precedente, si possono delineare possibili scenari: dalla presenza di difficoltà scolastiche transitorie, alla presenza di un Disturbo dell’Apprendimento (DSA) che invece presenta caratteristiche peculiari.
In entrambi i casi proponiamo possibilità di intervento specifiche e pensate a partire dalle caratteristiche del bambino.
Tutoraggio per DSA, BES
In caso di diagnosi di DSA (riconosciuta dalla legge 170/2010) e di BES (direttiva MIUR 27.12.2012)forniamo servizi di:
- Consulenza sul metodo di studio
- Interventi di potenziamento e riabilitativi (con l’uso di strumenti compensativi e dispensativi)
- Interventi di rinforzo per l’autostima e l’autoefficacia
Sì, ma come funziona?
-
Prima di incontrare l’adolescente, incontriamo, sempre, i genitori o chi ha la tutela sul minore.
Con essi concordiamo gli obiettivi di trattamento e le modalità specifiche di presa in carico. - L’adolescente è un interlocutore fondamentale in terapia; partecipa agli incontri di valutazione e di trattamento.
- Il trattamento varia a seconda della situazione specifica. A volte riguarda solo il minore (come nel caso del tutoraggio per bambini DSA o BES); ma può riguardare anche il genitore o della coppia genitoriale.
- Nel caso di una presa in carico del minore, prevediamo incontri di aggiornamento/condivisione con il genitore o la coppia genitoriale; con una cadenza non definita a propri (varia seconda della situazione specifica).
Area
Adulto
Problemi Depressivi
Il termine depressione rientra nella macrocategoria dei disturbi dell’umore che, oltre a includere tutte le varie forme di disturbi depressivi, raccoglie anche il disturbo bipolare e correlati.
La caratteristica comune di tutti questi disturbi è la presenza di umore triste, vuoto o irritabile, accompagnato da modificazioni somatiche e cognitive che incidono in modo significativo sulla capacità di funzionamento dell’individuo.
La perdita d’interesse per ciò che prima ci dava gioia e soddisfazione, o comunque l’incapacità generale di provare piacere, e l’umore depresso sono gli elementi cardine dei disturbi depressivi.
La profonda tristezza, il senso di vuoto e disperazione, la riduzione delle energie a disposizione, il vedere tutto nero e la sensazione che, nonostante ci si trovi già sul fondo, le cose non potranno che inevitabilmente peggiorare; sono tutti stati sperimentati durante le fasi depressive.
Attraverso un percorso psicoterapeutico psicodinamico è possibile esplorare il significato profondo e intimo in ognuno di noi, per poterle meglio comprendere e integrare nella personalità cosciente.
Sintomatologia ansiosa e disturbi d’ansia
L’ansia è la paura che si prova in assenza di un pericolo oggettivo.
La letteratura identifica diversi tipi di ansia, ciascuno dei quali può essere conscio o inconscio.
Queste diverse tipologie di ansie, in alcuni contesti e se di entità tollerabile, sono relativamente comuni, ma quando sono continue e di entità sproporzionata connotano una condizione psicopatologica.
Infatti, l’ansia non sempre è disfunzionale: essa riveste un’importante funzione adattiva mantenendo attivo il nostro esame di realtà (pensiamo, ad esempio, a quanto provare ansia, ci motivi, a studiare o a impegnarci di fronte ad un compito complesso).
Nel momento in cui l’ansia appare “troppa”, essa può trasformarsi, attraverso specifici meccanismi difensivi, e dirottarsi su un sintomo o un oggetto/situazione/elemento: in questo caso, si parla di fobie (dal greco phobos=paura).
Gli attacchi di panico invece sono rappresentati da comparsa improvvisa di paura o disagio intensi che raggiungono il picco in pochi minuti, accompagnati da sintomi fisici e/o cognitivi.
Attraverso una psicoterapia orientata in senso psicodinamico è possibile, nel contesto di una buona relazione paziente-terapeuta, esplorare le cause e, di conseguenza, il significato dei sintomi ansiogeni, per non subirli.
Disturbi Psicosomatici
Può capitare, di rivolgersi a vari medici per difficoltà che non subito, perlomeno, vengono ricondotte a difficoltà psicologiche: si presentano sintomi di natura gastrointestinale (per esempio la nausea) cardiocircolatoria (per esempio la tachicardia), dermatologica (per esempio la psoriasi) e via dicendo, in assenza di una causa organica riscontrata.
Quando viviamo un profondo conflitto interno e ci troviamo in una situazione in cui lo stress prende il sopravvento, è il corpo ad “accusare il colpo”: ciò che è somatizzato, è, in questo caso, una difficoltà psicologica; che può essere trattata attraverso un trattamento psicodinamicamente orientato.
Problemi di dipendenze
La nostra vita è intrisa di dipendenze. Nessun uomo è mai realmente indipendente; parafrasando le parole di Donne: “Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso”. Ma, le dipendenze devono essere “equilibrate”.
Nel rapporto di coppia e nelle relazioni interpersonali, se abbiamo un bisogno eccessivo dell’altro, parliamo di dipendenza affettiva.
Ci possono essere anche altre forme di dipendenze (da sostanze, da videogiochi, dal gioco d’azzardo, da internet etc…) che sorgono, spesso, in risposta ad un profondo senso di insicurezza che può essere affrontato con una terapia orientata in senso psicodinamico, per approfondirne le cause primarie.
Disturbi dell’alimentazione/della nutrizione
E’ una forma tipica di dipendenza dove, spesso, un problema relazionale, viene trasferito sul cibo.
In adolescenza e nella giovane età adulta, può capitare di mettere in atto condotte a rischio (mangiando poco, adottando condotte eliminatorie del cibo, come il vomito auto-indotto) perché non ci si sente nel “corpo che si vorrebbe”. Si può anche essere sregolati nell’assunzione di calorie, spostandosi verso un’alimentazione incontrollata.
Cambiare la propria visione di sé e del cibo è possibile, attraverso una terapia psicodinamicamente orientata, che getta luce sulle ragioni profonde che determinano il totale, pervasivo e profondo senso di inadeguatezza.
Consulenze di coppia
Una coppia può attraversare momenti di rottura, momenti di spaesamento e di confusione, dovuti a cambiamenti di molteplice natura (esistenziale, economica, lavorativa etc…).
Una consulenza psicologica rivolta alla coppia ha lo scopo di analizzare la crisi – che come tutte le crisi ha in sé una spinta al cambiamento e alla ridefinizione – che si sta attraversando; si rivolge ad entrambi i partner e rappresenta uno strumento attraverso cui far emergere i problemi e conflitti latenti e permette di trovarvi possibili soluzioni condivise.
Consulenze genitoriali
Essere genitori rappresenta una transizione complessa per la coppia; che può mettere a dura prova il rapporto tra i partner.
Nella genitorialità si ri-attivano, spesso, modalità del passato di cui non siamo spesso consapevoli.
In particolare nelle separazioni, è importante tenere a mente che, anche se non si è più una coppia, si condivide un figlio: si rimane legati per sempre dalla condivisione di un compito di cura.
La consulenza psicologica può servire per accogliere le ansie, le incertezze e le difficoltà che accompagnano la genitorialità e a fornire degli strumenti per promuovere un miglioramento nel minore e nella coppia.
Sì, ma come funziona?
- Un incontro dura circa 50 minuti, con cadenza tendenzialmente settimanale. Con il paziente si concordano gli obiettivi di trattamento e le modalità specifiche di presa in carico.
- Il trattamento varia a seconda della situazione specifica.